I disturbi alimentari, comunemente noti come disturbi del comportamento alimentare (DCA), rappresentano un insieme complesso di condizioni che intersecano la salute fisica e psicologica. Queste patologie si distinguono per l’alterazione marcata delle abitudini alimentari e una preoccupazione ossessiva per il peso e l’aspetto fisico.

Disturbi emergono tipicamente durante l’adolescenza, periodo di grandi cambiamenti, e tendono a influenzare in modo significativo il genere femminile, sebbene non siano limitati a questo.

La natura multisfaccettata dei disturbi alimentari

I DCA si manifestano attraverso una serie di comportamenti che possono variare da una riduzione drastica dell’apporto calorico a pratiche estreme come il digiuno, le crisi bulimiche, il vomito autoindotto e l’uso di farmaci per il controllo del peso.

Nonostante la presenza di questi comportamenti possa essere un campanello d’allarme, è importante sottolineare che non sempre indicano automaticamente la presenza di un disturbo alimentare. È la persistenza e l’intensità di tali comportamenti, in concomitanza con i criteri diagnostici stabiliti, che determinano la presenza di un DCA.

Comprendere i principali disturbi alimentari

Tra i disturbi più comuni si annoverano:

  • Anoressia nervosa: Questo disturbo si caratterizza per un rifiuto patologico di mantenere un peso corporeo normale, una paura irrazionale di ingrassare e una percezione distorta del proprio corpo.
  • Bulimia nervosa: Involge cicli di abbuffate seguiti da comportamenti purgativi come il vomito autoindotto. La bulimia è spesso accompagnata da sentimenti di vergogna e colpa.
  • Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder, BED ): Si caratterizza per episodi frequenti di abbuffate senza, però, comportamenti compensatori successivi.

L’Impatto emotivo e sociale dei disturbi alimentari

Questi disturbi non solo alterano profondamente le abitudini alimentari, ma influenzano anche la sfera emotiva e sociale degli individui.

Le attività quotidiane possono trasformarsi in momenti di grande stress e ansia, con la persona che si trova costantemente assorbita da pensieri relativi al cibo, al peso e alla propria immagine corporea. Questa ossessione può condurre a un isolamento sociale crescente e a difficoltà nelle relazioni interpersonali, lavorative e nella vita di tutti i giorni.

Difficoltà a richiedere aiuto.

Nonostante la gravità dei DCA, molti individui esitano a cercare aiuto a causa di una mancanza di consapevolezza o di un senso di vergogna e di colpa.

La negazione del problema è comune, specialmente nelle fasi iniziali di disturbi come l’anoressia nervosa, dove la perdita di peso può essere inizialmente percepita come positiva. Spesso sono i familiari a notare per primi i segnali di allarme.

La complessità della distorsione dell’immagine corporea

Un elemento centrale nei DCA è la distorsione dell’immagine corporea. Chi soffre di anoressia o bulimia tende a percepire il proprio corpo in modo significativamente diverso dalla realtà. Questa percezione distorta può dominare il pensiero dell’individuo, influenzando profondamente la sua autostima e le sue scelte quotidiane.

I disturbi alimentari, complessi e multifattoriali, non si manifestano isolatamente ma sono spesso accompagnati da altre condizioni psichiatriche, creando un quadro clinico più complesso e sfidante.

Questa coesistenza aumenta la complessità del trattamento e richiede un approccio olistico e personalizzato. Ecco alcune delle condizioni psichiatriche più comunemente associate ai disturbi alimentari:

Connessione con altre patologie

I disturbi alimentari, complessi e multifattoriali, non si manifestano isolatamente ma sono spesso accompagnati da altre condizioni psichiatriche, creando un quadro clinico più complesso e sfidante. Questa coesistenza aumenta la complessità del trattamento e richiede un approccio olistico e personalizzato. Ecco alcune delle condizioni psichiatriche più comunemente associate ai disturbi alimentari:

  • Depressione: Una delle comorbilità più comuni, la depressione può sia precedere sia essere una conseguenza dei disturbi alimentari. La bassa autostima, i sentimenti di inutilità e l’isolamento sociale, comuni nella depressione, possono aggravare i comportamenti alimentari disfunzionali.
  • Disturbi d’ansia: Molti individui con disturbi alimentari soffrono anche di ansia generalizzata, fobia sociale o disturbi ossessivo-compulsivi. L’ansia può essere sia una causa sia un risultato del disturbo alimentare, con un ciclo di ansia e controllo del cibo che si autoalimenta.
  • Abuso di sostanze: Non è raro che persone con DCA sviluppino problemi di abuso di alcol o sostanze. Questo può essere un tentativo di autogestire sentimenti di ansia, depressione o disagio emotivo. Tuttavia, l’abuso di sostanze complica ulteriormente la situazione, aggravando i sintomi del disturbo alimentare e aumentando il rischio di complicazioni fisiche.
  • Disturbi del comportamento e della personalità: Condizioni come il disturbo borderline di personalità possono essere presenti. Questi disturbi si caratterizzano per l’instabilità emotiva, la difficoltà nelle relazioni interpersonali e, spesso, comportamenti autolesivi, che possono includere pratiche alimentari disordinate.

La presenza di queste comorbilità rende fondamentale un approccio di trattamento integrato che affronti non solo il disturbo alimentare in sé, ma anche le condizioni psichiatriche associate.

La terapia dovrebbe essere adattata alle esigenze specifiche dell’individuo, coinvolgendo spesso un team di professionisti specializzati in diversi aspetti della salute mentale e fisica.

Questo approccio integrato aumenta significativamente le possibilità di recupero e aiuta a stabilizzare la salute generale dell’individuo.

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